L’aula magna dell’Istituto Gallini di Voghera dal 2018 è diventata sede del primo Museo storico nazionale permanente della pittura fitopatologica di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio. L’idea è partita da un decano della viticoltura, l’oltrepadano Giuseppe Fogliani, a lungo docente dell’università statale di Milano e alla Cattolica di Piacenza. Nel corso dei suoi lunghi studi ha rilevato molti elementi nelle opere a tema botanico di Caravaggio che mettono in evidenza patologie delle piante un tempo non classificate, ma i cui segni non sono sfuggiti all’occhio dell’artista Caravaggio.

L’istituto agrario Gallini guidato dal preside Silvana Bassi ha colto le osservazioni di Fogliani e grazie al patrocinio della società CO.PRO.VI. di Casteggio, di Asnacodi e di Banca Centropadana ha realizzato l’esposizione permanente. Lungo le pareti della sala fanno bella mostra i dipinti di Caravaggio reinterpretati dall’artista oltrepadano Augusto Corbellini, che ha ridisegnato le opere mettendone in evidenza gli aspetti più significativi dal punto di vista delle patologie botaniche. Ad esempio nel Canestro di frutta dipinto dal maestro a fine ‘500 è possibile trovare tracce di diverse malattie fungine e anche dell’attacco di diversi tipi di insetti. Per questa, come per le altre opere, oltre al disegno di Corbellini si può vedere una riproduzione dell’originale e leggere le spiegazioni tecniche di Fogliani. Il museo è dedicato a Carlo Gallini che col il suo “Pio Istituto Agrario Vogherese” aveva dato vita alla scuola che porta ancora oggi il suo nome.